Il Tecnico Superiore per il Biomedicale è una figura altamente specializzata, formata per operare sulle innovazioni tecnologiche all’interno del comparto industriale biomedicale e nel settore della salute. È profilo nuovo e innovativo che nasce dalla co-progettazione tra gli ITS Academy, le imprese e centri di ricerca, e risponde a un bisogno concreto: inserire nei reparti produttivi, di assistenza tecnica e di ricerca, professioniste e professionisti capaci di gestire dispositivi medici complessi (con tutte le skill per contribuire allo sviluppo di nuovi prodotti e migliorare i processi legati alla cura e alla prevenzione!).
Se te lo stai chiedendo no, non svolge funzioni sanitarie: il tecnico superiore per il biomedicale è altamente specializzato e lavora in contesti tecnici, spesso a stretto contatto con personale clinico, tecnici di laboratorio e ingegneri, ma non con il paziente in prima persona. Lavora alla salute e alla cura, ma dietro le quinte, per esempio:
- installa e fa manutenzione di dispositivi medici in ambienti ospedalieri;
- gestisce l’assistenza tecnica su sistemi biomedicali connessi (Health IoT, e cioè: dispositivi indossabili, sensori, sistemi complessi di somministrazione);
- protegge, raccoglie e analizza i dati in contesti clinici e produttivi, occupandosi di cybersecurity;
- supporta la produzione e controllo qualità di medical device, gestendo il processo di certificazione;
- pianifica e organizza la produzione di dispositivi medici, ottimizza i flussi industriali anche grazie alla robotica collaborativa.
Quali competenze si acquisiscono nel biennio
Il percorso biennale offerto da ITS Biomedicale consente di acquisire competenze operative e teoriche attraverso un equilibrio tra lezioni in aula, laboratori pratici, project work e 800 ore di stage obbligatorio in azienda, anche all’estero. È un corso intensivo, per certi versi, perchè in soli 2 anni riesce a prepararti al mondo del lavoro, curando la tua crescita professionale oltre a quella personale, grazie a un tutoraggio continuo, a team work e lezioni di empowerment. Le sedi sono Mirandola e Bologna e gli ambiti di specializzazione sono 4, per permetterti di scegliere quello più vicino alle tue esigenze: scopri tutti i corsi.
Dove si lavora dopo l’ITS Biomedicale? Aziende e funzioni
Il Tecnico Superiore per il Biomedicale trova impiego in diversi contesti produttivi e tecnologici, con ruoli chiave nelle aziende biomedicali. Le funzioni variano in base alla specializzazione seguita durante il biennio formativo, ma tutti i percorsi combinano competenze operative, digitali e normative, per rispondere alle reali esigenze delle imprese del settore.
Chi si specializza in automazione per l’industria biomedicale lavora in reparti produttivi ad alta tecnologia, dove si occupa di robotica collaborativa, manutenzione predittiva e sistemi intelligenti. Utilizza strumenti digitali per ottimizzare i processi e garantire continuità produttiva.
Chi sceglie la specializzazione in gestione e assistenza tecnica dei dispositivi medici opera a supporto del corretto utilizzo delle tecnologie in ospedali, ambulatori e a domicilio. Può intervenire anche nel marketing tecnico, facilitando il dialogo tra aziende, clinici e strutture sanitarie.
Chi si forma in innovazione, sviluppo e produzione di medical device lavora nella progettazione, nel controllo qualità e nei laboratori delle aziende biomedicali. Contribuisce a sviluppare nuovi dispositivi, verificarne la conformità normativa e testarne materiali e funzionalità.
Chi si specializza in digital health e cybersecurity opera all’incrocio tra sanità e innovazione digitale. Lavora alla progettazione, gestione e protezione dei sistemi informatici utilizzati in ambito ospedaliero, sociosanitario e domiciliare, e contribuisce a rendere più sicuri ed efficienti i flussi di dati sanitari, per supportare l’assistenza anche a distanza e la trasformazione digitale dei servizi sanitari.
Perché le aziende lo cercano
Le imprese del settore biomedicale affrontano una crescente richiesta di innovazione e specializzazione tecnica. Secondo un recente studio realizzato daEY e Assobiotec, la domanda di lavoro nel settore biotech crescerà nei prossimi dieci anni per oltre il 60% dei profili professionali. Per questo motivo, aziende, imprese, multinazionali e start-up sono in cerca di figure capaci di:
- integrarsi rapidamente nei reparti produttivi e tecnici;
- collaborare con team multidisciplinari;
- affrontare sfide legate alla digitalizzazione e alla sostenibilità.
La nostra co-progettazione dei corsi con le imprese garantisce una formazione aderente ai fabbisogni reali del mercato del lavoro. Parlano i numeri: 9 diplomate e diplomati su 10 trovino occupazione entro un anno dal termine del biennio.